- 1 Luglio 2020
- Posted by: info@studioroselli.it
- Categoria: Consulenza del lavoro
Con decreto N. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura ITALIA) è stata prevista per tutte le imprese, anche per quelle con 1 solo dipendente, la possibilità di poter richiedere la cassa integrazione guadagni (CIGD) chiamata in deroga.
Il Governo Italiano, per tutelare posti di lavoro, in piena emergenza Covid19, ha ben pensato di inserire ammortizzatori sociali anche per quelle aziende che normalmente ne restano fuori.
Purtroppo lo ha fatto prevedendo una procedura fumosa che vede coinvolte nel processo troppe parti quali Regione, INPS, Azienda e dipendenti dell’Azienda stessa.
Oggi, a circa un mese dall’invio delle domande, i dipendenti che si sono visti liquidati le somme spettanti risultano in numero molto molto limitato.
Le Regioni stanno lavorando le pratiche pervenute e trasferendo i dati all’INPS che, però, a fatica riuscirà a liquidare prima della fine del mese. Inoltre in quasi tutte le regioni è pervenuto un numero di domande di gran lunga superiore alle risorse disponibili. Pertanto si necessità di immettere altre risorse nel sistema, se si vogliono soddisfare le esigenze delle aziende e dei dipendenti coinvolti.
Alla cassa integrazione in deroga si aggiunge un ventaglio di soluzioni da adottare in base al settore di appartenenza dell’azienda richiedente:
- Assegno ordinario per Artigiani, attraverso il Fondo di solidarietà bilaterale per l’Artigianato;
- Industria ed Edilizia Cassa integrazione guadagni Ordinaria;
- Fondo di integrazione salariale per i datori di lavoro che occupano mediamente più di 5 dipendenti;
Con ogni probabilità la cassa integrazione per tutti i settori sarà estesa al 31 luglio con il decreto aprile in via di definizione.